Viaggio a Napoli: tesori nascosti
Uno dei percorsi senza dubbio più affascinanti da fare nella città partenopea è sicuramente quello legato alla visita della Cappella Sansevero o Chiesa di Santa Maria della Pietà.
Tra i più importanti edifici di culto di Napoli, situata nelle vicinanze della piazza di San Domenico Maggiore, rappresenta un luogo simbolico, avvolto da un alone di mistero e leggenda.
Si narra che la chiesa sia stata eretta su un preesistente antico tempio dedicato alla dea Iside, mentre altre fonti la legano ad un uomo, ingiustamente arrestato, che ebbe una grazia mentre transitava lungo il muro della proprietà dei Sansevero. Improvvisamente parte del muro crollò rivelando un dipinto (quello posto nella cappella in cima all’altare maggiore) proprio della Vergine invocata, una “Pietà” che darà poi il nome alla chiesa.
La Pietatella diventa, così, anni dopo, la cappella gentilizia della famiglia Sansevero.
Nel 1744, con il VII Principe di Sansevero, Raimondo di Sangro, si ebbe il maggiore impegno artistico e architettonico.
E proprio al principe Raimondo sono legati gli aspetti più oscuri della Cappella, da sempre appassionato di alchimia e magia si dice abbia utilizzato proprio i sotteranei di tale cappella per compiere esperimenti.
Simulacro e summa di tali passioni sono i due scheletri conservati con le ossa e il sistema sanguigno ancora visibili.
Al centro della Cappella poi troviamo Il Cristo Velato, opera eccelsa di Giuseppe Sanmartino.
Un Cristo presente nel dolore e nella pietà del volto, coperto da un sudario quasi palpabile, reale, frutto di una geniale capacità artistica che ha saputo creare tanta bellezza da un blocco di marmo unitario.Ulteriore leggenda invece vorrebbe che il Sammartino si sia limitato a scolpire il corpo del Cristo su cui poi, con procedimento alchemico, solo a lui noto, Raimondo di Sangro avrebbe disteso un telo tessuto, trattato con procedimento chimico e “marmorizzato”.
Se siete a Napoli non potete esimervi da visitare tale luogo che saprà sicuramente stimolare la fantasia e la curiosità di chiunque, oltre a stupire per la bellezza dell’arte espressa. A Napoli sono tante le proposte alberghiere, non resta che scegliere e lasciarsi affascinare dal fascino scuro del principe Raimondo.